Monte Baldo 2019 - Club dei NatiScalzi

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Monte Baldo 2019

Il Club > Livello 5
Spiazzi (VR), 6 ottobre 2019
“Itinerario non impegnativo che porta sulla cresta Sud del Baldo partendo dalla Valfredda, splendida e amena valletta sul lato Est della cresta. Percorso alla portata di tutti, esso regala la soddisfazione che solo il Baldo sa dare: arrivare in cresta e poter posare lo sguardo sullo splendido Lago di Garda e sulle Prealpi bresciane”. I  500 metri di dislivello per un uomo di pianura un po’ malandato come me sono in po’ allarmanti ma decido di rispondere all’invito (alla sfida?) di Marta e Andrea che qui hanno camminato fin dall’infanzia. Da Bologna mi accompagna Roberto, esperto escursionista scalzo. Da Milano con Andrea arriva Marco(1). Da Verona Marta con i giovani Beppe e Marco(2).  Alla fine ci raggiunge anche Tiziano che per l'occasione risale dalle rive del Lago. Una influenza fuori stagione invece blocca a Trento Stefania (e Federico e il fido Bracq. Peccato. Forse qui si sarebbe trasformato in BracqoBaldo...): sarà per un’altra volta.
Da Spiazzi raggiungiamo in auto Malga Valfredda e iniziamo l'escursione incoraggiati da un dal sole, che però, vigliacco, ci lascia rapidamente. Partiamo tutti scalzi tranne Beppe del tutto immune al fascino del barefooting. La strada sale e già dopo qualche centinaio di metri la mia schiena un po' malmessa si fa sentire: Andrea mi viene in soccorso prestandomi i suoi bastoncini (grazie!).  Alla prima sosta comunque decido di mettere i sandali: il terreno è decisamente roccioso e per me parecchio impegnativo. Altri mi imitano lungo la strada. Marta, Andrea, Roberto e Marco(1) riusciranno invece nel percorso netto, salita e discesa, senza calzature!  In meno di un’ora siamo al crinale accolti da folate di vento gelido. Si apre sotto di noi la vista del Lago di Garda nella nebbia. O invece è Loch Ness? Manca solo il suono delle cornamuse e potrei convincermi facilmente di essere sulle Highlands. Foto di rito e ripartiamo con la testa e i piedi letteralmente tra le nuvole che fumano basse. Nella nebbia appare come un miraggio il Rifugio Fiori del Baldo. Non vediamo fiori, ma sagome lignee di animali. Più che i fiori ci interessa il rifugio, un po' piccolo e affollato ma soprattutto caldo. Un bel piatto di pasta, un po’ di rosso del Garda, un caffè e il dolce ipercalorico di Marta (buonissimo!) mi ridanno le energie per iniziare il ritorno di nuovo scalzo.
Assistiamo ad una breve esibizione/lezione di giocoleria da parte di Tiziano e iniziamo la discesa. Incontriamo amiche di Marta che apprezzano il nostro stile ma si guardano bene dall’imitarci ("Voleteprovare?" "Grazieno!"). I sassi in discesa sono ancora più cattivi che in salita: arrivato al mio limite umilmente mi ricalzo. Scendiamo chiacchierando del più e del meno. Ritornati al punto di partenza decidiamo di salutarci con una bevanda calda a Spiazzi. Finalmente un po' di sano asfalto cittadino sotto i piedi! Incontriamo altri vicini di Marta (ma quanto è grande Chievo?) e ascoltiamo le freddure di  Marco (1) e di Marco (2) sorbendo bevande calde. Ancora il tempo di una esibizione di Marco (1) con le monetine in puro stile Fonzie ed è tempo di partire. La zona è bella e facilmente raggiungibile. Torneremo.  E magari questa volta ci sarà anche il sole.

Carlo (Appleseed)

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