Cadelbosco 2017
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Cadelbosco di Sopra, 1 ottobre 2017
Reduci dalla piacevole esperienza di Mantova decidiamo di partire subito per una nuova avventura. La destinazione è stavolta l'azienda agricola del nostro amico Damiano, che si trova in quel di Cadelbosco Sopra, nella provincia di Reggio Emilia. Punto di ritrovo il parcheggio dell'ipermercato Bennet, appena fuori dal casello di Lodi dell'autostrada A1. Alle 08:30, puntualissimi, arrivano M. e Alessandro (Sandmarc) con la moglie Daniela e la piccola Giulia. Io li attendo da solo dato che il resto della famiglia ha degli impegni inderogabili. Le condizioni meteo non sembrano delle migliori: cielo grigio e pioggerella autunnale fine fine. Ma gli amici scalzisti sono più decisi che mai a non perdere la giornata. Perciò gambe in spalla, si scaldano i motori (e i piedi!) e via, si parte! Imbocchiamo l'autostrada A1 al casello di Lodi in direzione Bologna. L'asfalto umido scorre come un fiume sotto di noi mentre maciniamo i chilometri che ci separano dalla destinazione e in poco più di un ora raggiungiamo l'uscita di Campegine - Terre di Canossa. Da lì è tutta strada statale che attraversa la campagna verde e ameni paesini, mentre il cielo grigio incombe su di noi con i suoi autunnali presagi di pioggia. In breve raggiungiamo Cadelbosco Sopra ma il fido Tom-tom di Alessandro sembra perdere qualche colpo. Apparentemente ci perdiamo ma chiedendo indicazioni a una ragazza del posto a passeggio col cane riusciamo a trovare l'azienda di Damiano.
Parcheggiamo l'auto e scendiamo, iniziando a familiarizzare con la ghiaia e l'erba del piazzale; nel frattempo arriva anche Carlo. Non troviamo nessuno ad accoglierci e, quando iniziamo a chiederci se non abbiamo sbagliato indirizzo, ecco che arriva Damiano che ci saluta con grande calore. Dallo zaino di Carlo spunta la maglietta del Club, imprescindibile elemento distintivo per uno scalzista che si rispetti! Data poi la bellezza dell'incantevole luogo dove Damiano ci ha invitati diciamo che merita doppiamente di portare le insegne del Club dei Nati-Scalzi! Scattate delle belle foto di gruppo entriamo un attimo nella sala dove Damiano ha preparato il tavolo dove pranzeremo. Ci accolgono i frutti di stagione della ricche terre d'Emilia, belle e grandi zucche emiliane che fanno bella mostra di se accatastate sullo scaffale, pronte per essere acquistate. Non mancano gustose cipolle di tropea e due casse di deliziosi scalogni... Damiano indossa la maglietta del Club: lo immortaliamo in una bella foto ricordo!
In poco tempo siamo pronti per la passeggiata scalza: anche Damiano si prepara indossando le scarpe di ordinanza del club... tranquilli: era una battuta, intendo dire che anche Damiano si toglie le scarpe e, risvoltati i pantaloni per non bagnarsi troppo con l'erba fresca e zuppa, eccoci pronti. La temperatura è fresca e pioviggina appena, l'erba è molto bagnata ma procediamo spediti. Damiano ci conduce per i campi della sua azienda agricola, che è ricca di frutti e ortaggi di ogni tipo. Usciamo dall'erba e attraversiamo una striscia di terra arata da poco in prossimità di un filare di alberi di pero: non bastassero le sensazioni uniche che la terra bagnata ci regala ci rifacciamo gli occhi col meraviglioso scenario che ci circonda. L'intervento dell'uomo si percepisce MA in quei luoghi la natura verde e lussureggiante sembra lei la padrona! Attraversiamo prati e coltivi di ogni tipo, ma ciò che più scatena i nostri sensi è la terra grassa e argillosa dei campi, che per l'occasione ha trovato una preziosa alleata nella pioggia. La sinergia che ne nasce ci consente quasi di affondare in un terriccio che ha la consistenza del pongo o della plastilina. Bellissimo! Ci infanghiamo fino quasi alle caviglie ma l'erba bagnata ci consente di ripulirci velocemente. Qua e la mi capita di trovare piacevoli e gustosi souvenir: qui una pera appena caduta dall'albero, la una una melanzana... addirittura un mazzo di fiori di cardo! Passiamo anche nel punto dove Damiano e suo padre intendono costruire una pista per barefooting! ira e gira si è fatta quasi l'ora di pranzo e ci dirigiamo verso l'abitazione di Damiano.
Ci vengono incontro i suoi genitori: persone molto simpatiche, amichevoli e ospitali. Sembrano leggermente perplessi nel vederci scalzi e infangati ma dopo esserci presentati spieghiamo loro che per noi è routine quotidiana. Praticamente siamo già amici. Fa il suo debutto anche il cane Tabù: l'aspetto non è dei più rassicuranti ma è di indole docile e bonaria (comunque è meglio evitare di abusare della sua bontà, è buona cosa non infastidirlo!). Daniela e Giulia sono abbastanza spaventate, lui gira qua e la annusandoci e familiarizzando con la nostra presenza nel suo cortile ma non ci nuoce in alcun modo. Facciamo anche la conoscenza di due simpatiche e starnazzanti oche! Fanno una confusione tale da risultare più efficaci di un impianto d'allarme, anche più del cane Tabù, che raramente fa così tanto rumore in presenza di estranei! Il papà di Damiano ci rivela che, pur non essendo un grande scalzista "praticante", è naturista. Quindi per certi versi siamo quasi "colleghi"... noi però siamo nudi solamente dalle caviglie in giù! Ci laviamo per bene i piedi e ci spostiamo nella sala da pranzo per ordinare le pizze. Carlo, Alessandro e M. vanno con Damiano a ritirare le pizze, mentre io con Daniela e Giulia prepariamo la tavola. La mamma di Damiano ci porta un bel cesto di mele e pere mentre il papà ci porta una bottiglia di vino rosso.Dopo poco i nostri amici tornano con il pranzo e una simpatica storia da raccontare: ci parlano dell'espressione allibita del pizzaiolo che stentava a credere ai suoi occhi vedendo ben 3 tizi scalzi nel suo ristorante! Per di più non certo in un luogo di turismo e con un clima apparentemente non certo adatto a look estivi così arditi! Comunque i camerieri sono molto gentili e non hanno nulla da obiettare. Le pizze sono molto buone, ce le mangiamo accompagnate da un buon vino e raccontandoci un po' di tutto. Della buona frutta e degli ottimi caffè preparati con tempismo perfetto dalla mamma di Damiano completano il delizioso pranzetto. Mentre il resto della comitiva chiacchiera amabilmente io e Giulia ci spostiamo nella poco distante rimessa e ci mettiamo a giocare con i due gattini di Damiano. Sono molto teneri e carini, oltre che giocherelloni! Giulia si diverte molto quando li facciamo giocare con due cordicelle, mentre a poca distanza da noi le due oche (nel frattempo uscite dal recinto) ci tenevano d'occhio dall'ingresso del capannone starnazzando forsennate non appena ci avvicinavamo leggermente. Dopo un po' ci raggiungono gli altri amici, c'è pure il tempo di scattare alcune simpatiche foto a "tema agricolo" scalzi sul trattore parcheggiato nella rimessa! La giornata è completata dall'acquisto di gustosi prodotti coltivati nell'azienda di Damiano: zucca, melanzane, cipolle, scalogni... non ci facciamo mancare nulla, e la spesa è davvero bassa! Mentre facciamo acquisti ci fanno compagnia i gattini e il simpatico cane Tabù. Si è fatto metà pomeriggio e cominciamo a essere stanchi. Perciò salutiamo calorosamente Damiano e i suoi genitori e saliamo in macchina alla volta di casa.
Le ore trascorse nella bella azienda agricola di Damiano sono volate da quanto siamo stati bene. Come luogo per ulteriori incontri offre potenzialità quasi inesauribili, tutte votate alla riscoperta del rapporto con la natura e i suoi buoni prodotti coltivati con amore. Di idee sul tavolo ce ne sono molte, nei prossimi mesi cercheremo di riordinarle di modo da giungere a proposte concrete e interessanti per tutti. Damiano è una persona dall'animo nobile e gentile, oltre a eccellere nel mestiere di contadino e nel comporre poesie. Godetevi il suo bel sorriso nei tanti scatti che lo ritraggono! Anche i suoi genitori sono persone squisite, molto simpatiche e alla mano, oltre che amichevoli e ospitali. Sicuramente ci rivedremo presto!
Sergio (Young Barefooter)