Val Nambrone
Il Club > Livello 9
Lunghezza | 2,60 km |
Tipo: | Percorso a tratta unica A/R |
Gamma altitudini | min. 1360 m – max. 1470 m |
Dislivello max. | 70 m. |
Difficoltà percorso | Famiglie |
Scalzabilità | Morbido |
Autore | Alfredo (Ralf) |
Data | 27/08/2020 |
I luoghi
Ci troviamo in provincia di Trento, nei pressi dell'abitato di Sant'Antonio in Mavignola, non molto lontani da Madonna di Campiglio sulla medesima strada a nord. La val Nambrone è una valle minore rispetto alla più famosa val Genova, entrambe inserite nel parco dell'Adamello Brenta, lato ovest (Adamello). Dalla parte opposta (lato est) della vallata che risale sino a Madonna di Campiglio si trova invece il gruppo di Brenta. La valle prende il nome dal torrente Nambrone che nella parte alta del suo corso attraversa un falsopiano; qui rallenta la sua corsa ed in alcuni punti prende profondità, mentre in seguito compie un balzo con una cascata e assume caratteristiche più rapide. Questa situazione ha permesso in questo contesto la presenza di un rifugio che è raggiungibile con autovetture e per questo scopo viene utilizzato come base per le escursioni sui diversi sentieri che da lì partono. È dotato di alcune camere ed effettua anche servizio ristorante, con piatti locali molto apprezzati. In questo ambiente (falsopiano, scorrere lento del torrente, facilità di accesso all'entrata in acqua, corollario di montagne con vette di 2000 metri, area boschiva di conifere) si trova questo percorso censito fra quelli wellness della zona e soprattutto dedicato agli scalzisti dove è possibile effettuare il metodo Kneipp e l'abbraccio degli alberi. Consigliatissimo per famiglie con bambini.
Come arrivare
Il riferimento è l'abitato di Sant'Antonio di Mavignola sulla strada per o da Madonna di Campiglio che si trova più a nord. Si può quindi provenire da sud attraverso Tione (uscita Trento dall'autostrada del Brennero) o attraverso Madonna di Campiglio per quelli che vengono da nord. Venendo da sud, poco prima dell'abitato di Sant'Antonio in Mavignola, in corrispondenza di un tornante si trova il bivio a sinistra con l'indicazione della Val Nambrone. Si tratta di una strada asfaltata ma stretta e piena di curve che conduce risalendo la valle dopo diversi km al rifugio dove è presente un ampio e comodo parcheggio in cui lasciare la macchina. La presenza del torrente, qui placido e profondo, attirerà subito l'attenzione.
Sensazioni scalze
Gli aggettivi che si possono usare per questo percorso sono quelli di soffice e piacevole. Il pascolo del primo tratto è senza dubbio soffice, piacevole quello successivo che costeggia il torrente in quanto il tracciato è su terra, pulito e sgombro da ogni insidia; la possibilità poi di fare alcuni tratti nell'acqua bassa è una attrazione irresistibile. L'ultimo tratto nel bosco è il culmine delle sensazioni che i nostri piedi possano provare, nel fresco, fra radici che sporgono e terra, senza mai incontrare alcun problema; abbracciare gli alberi diventa così un atteggiamento naturale. Chi fa le escursioni scalze in montagna, spesso su percorsi impegnativi, resterà colpito dalla facilità di questo percorso e delle sensazioni che provoca, anche condizionate dall'ambiente circostante
Il percorso
Lasciata la macchina si continua sulla strada sterrata che prosegue oltre il rifugio. Quasi subito si incontra sulla sinistra un ponticello in legno che attraversa il torrente e che rappresenta l'inizio del percorso. Il primo tratto, non molto lungo e con alcuni alberi, è una zona a pascolo; segue il tratto più lungo che costeggia il torrente e lo attraversa più volte con dei ponticelli in legno. Ci sono diversi punti dove le sponde del corso d'acqua sono basse e con una sorta di sabbia grossa per cui è possibile bagnarsi i piedi e camminarci dentro. In questo tratto ci sono pochi alberi tra cui i resti di uno colpito da un fulmine. Segue l'ultimo tratto nel bosco, che si potrebbe definire di lunghezza intermedia e che si snoda con un sentiero tracciato e pulito fra terra e radici. Si arriva così alla strada sterrata che è la continuazione di quella lasciata all'inizio e che si potrebbe utilizzare per il ritorno. Considerato però tutto quanto fatto è meglio ritornare sullo stesso percorso dell'andata.
E inoltre ...
Dal parcheggio del rifugio, attraverso un breve itinerario, un sentiero segnalato conduce alla cascata Amola. Il torrente Nambrone, una volta superato il falsopiano inizia così la sua corsa verso valle con questo salto che è ammirabile da una passerella. In tarda primavera la portata d'acqua è possente.