Fa bene ai piedi
Scalzi? sì! > Livello 14
Le scarpe sono "normali" perché le vediamo indossare da tutti intorno a noi, ma non per questo sono "naturali". Create per proteggere i piedi si sono trasformate, per convenzione sociale, da utili assistenti ad arcigne custodi che tengono segregate le nostre estremità. Indossare scarpe quotidianamente altera la fisiologia del piede impedendone il corretto funzionamento e a lungo andare ne modifica la stessa conformazione anatomica fino a causare l'insorgenza di vere e proprie patologie.
1. Che forma hanno i piedi umani? Hanno grosso modo la forma di un triangolo rovesciato, dove il vertice è costituito dal tallone e la base è situata alla base delle dita. Per presunte esigenze estetiche la sagoma delle scarpe è invece molto spesso allungata nella parte anteriore e non consente alla complessa struttura del metatarso ed alle dita di muoversi liberamente in tutte le direzioni.
2. I tacchi (non solo i tacchi alti di certe calzature femminili, ma tutti i tacchi) spostano in modo innaturale il peso dell'intero corpo sull'avampiede e riducono la lunghezza e l'efficienza del tendine d'Achille.
3. La rigidità della suola altera l'andatura costringendoci ad un passo "rullato" per cui si appoggia per primo, e pesantemente, il tallone e si finisce rapidamente sulle dita senza utilizzare correttamente l'ammortizzatore naturale dell'arco plantare.
Chi di noi ha sperimentato gli effetti di un'ingessatura ad un piede o ad una mano sa che ci vuole tempo per recuperare del tutto la loro funzionalità dopo che il movimento è stato impedito per settimane. Certo l'effetto delle scarpe sul piede non è così drastico, ma la durata della costrizione è molto più lunga e non priva di conseguenze per tutto il corpo e in prima istanza proprio per i piedi. Ci sono patologie importanti, come l'alluce valgo o le dita a martello, o infiammazioni croniche fastidiosissime, come la fascite plantare, la borsite dell'alluce o il neuroma di Morton, per le quali la medicina fatica a trovare le cause e a volte anche i rimedi: sono rare nelle popolazioni che vivono scalze.
La pelle è un organo complesso ed efficiente investito di almeno due funzioni fondamentali: è la prima linea di difesa contro le minacce esterne e svolge un ruolo importante nella termoregolazione. Niente è lasciato al caso: la pelle della pianta dei piedi, destinata alla deambulazione, è più spessa, compatta ed aderente al corpo rispetto alla pelle che ne ricopre invece il dorso. La pelle dei piedi (così come quella delle mani) è inoltre ricchissima di ghiandole sudoripare proprio perché i piedi (e le mani) hanno un ruolo particolarmente importante nel processo di termoregolazione.
Cosa succede quando si rinchiudono i piedi nelle scarpe (soprattutto, ovviamente, quando la temperatura esterna è più elevata)? Trascorrere la giornata con i piedi costretti in un ambiente caldo e umido altera la consistenza e la composizione chimica della pelle favorendo la proliferazione di batteri e di funghi. Da qui la caratteristica "puzza di piedi". Avete mai sentito parlare di "puzza di mani"? Le mani sono altrettanto ricche di ghiandole sudoripare, ma dalle mani il sudore è libero di evaporare. Infatti i piedi di un barefooter, come le mani, non puzzano. Ma soprattutto le calzature sono responsabili di numerose infezioni batteriche e fungine, quali la micosi delle unghie e il piede d'atleta.
Il nostro non è un sito scientifico, ma quanto abbiamo scritto si basa su studi e pubblicazioni (prevalentemente negli USA, patria del moderno barefooting). Due nomi su tutti: William A. Rossi e Daniel Howell, professore di Anatomia e Fisiologia, oltre che barefooter, e autore tra l'altro di "A piedi nudi" ("The barefoot book").